Carafa e Confalone: il racconto di 25 anni di storia… d’amore

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Villa Carafa festeggia le nozze d’argento! Ebbene sì, quest’anno la sala ricevimenti giunge al 25esimo anno di attività.
Ma questo luogo quanti amori ha visto coronare? Ormai non si contano più ma, come si suol dire, il primo amore non si scorda mai. Villa Carafa fu testimone della passione di Maria D’Avalos e Fabrizio Carafa che lasciarono inciso su un muro il simbolo (ancora oggi visibile) della loro passione.

«Ricordo ancora il giorno in cui scoprii questa prestigiosa struttura storica immersa nel verde – racconta il signor Mario Confalone – e, insieme ai miei fratelli, pensai di poter offrire agli sposi un valore aggiunto al solito matrimonio. Così restaurammo la villa, dando forma ad un nuovo concetto di nozze».

Sono passati 25 anni da quei momenti e Villa Carafa non è più solo una location per matrimoni ma, grazie alla filosofia della famiglia Confalone, è un vero e proprio contenitore culturale che mira a realizzare un progetto filantropico, a valorizzare il territorio pugliese anche all’estero, incuriosendo la clientela internazionale che ha voglia di scoprire la Puglia.

In occasione di questo anniversario, la famiglia Confalone rinnova i suoi intenti presentando il primo premio letterario targato “Villa Carafa”, al fine di premiare le opere che abbiano come filo conduttore il territorio della Puglia Imperiale, la buona cucina e l’amore. Il premio è stato attribuito al romanzo thriller-storico “Otto”, di Alfredo De Giovanni (scrittore, geologo e musicista), di cui tutti i dipendenti hanno ricevuto una copia. “Otto” è il primo capitolo di una saga che sarà seguita da “Carafa”, i cui protagonisti saranno proprio Maria D’Avalos e Fabrizio Carafa, per la penna dello stesso De Giovanni. La storia d’amore, che si svolgerà sullo sfondo di un thriller-storico, è ambientata tra Napoli, capitale del Regno nel XVI secolo e sede della famiglia Carafa, la Puglia e Andria, all’epoca governata dai Duchi.

 

«Si tratta di un progetto letterario di ampio respiro – spiega De Giovanni – che vuole riconnettere gli abitanti della sesta provincia pugliese ai loro territori, recuperare la nostra identità ed avvicinare i giovani alle emergenze ambientali, culturali, paesaggistiche».

 

 

A questo riconoscimento seguiranno poi il premio “Confalone” per la fotografia e il premio “Boccassini” per la cucina; è invece in cantiere il progetto di tutela ambientale “Un libro vale un albero”, in collaborazione con Gianni Virardi (landscape designer) e il Corpo Forestale, con il quale i mecenati si propongono di piantare sulla Murgia un albero per ogni libro stampato, dando avvio ad un circolo virtuoso, che riceve e dà valore all’ambiente.